Una lady irresistibile (Pleasure wars 2) by Jess Michaels

autore:Jess Michaels [Michaels, Jess]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852069154
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

12

Miles guardò Portia, gli occhi ancora sgranati, l’espressione innocente in contrasto con le sue parole. Era vergine, proprio come aveva affermato. Ora ne era sicuro, avendo sentito il suo corpo resistere quando era scivolato dentro di lei e il dolore provato dalla moglie. Le macchie di sangue sulle lenzuola erano l’ultima conferma.

Eppure era così reattiva, così disponibile al peccato e alla seduzione, che si chiese se era stato lui il primo ad averle dato piacere, benché non fosse mai stata penetrata.

Quelle domande continuavano a ronzargli in testa, mentre le sue parole, la sua richiesta gli risuonavano nelle orecchie e lo eccitarono.

— Devi darmi il tempo di riprendermi — le disse accarezzandole la pelle.

A quel tocco lei sospirò, chiudendo gli occhi mentre Miles tracciava la morbida linea del suo corpo.

— Quanto? — gli domandò senza guardarlo.

— Sfacciatella esigente — la prese scherzosamente in giro. — Non molto, se fai questo genere di proposte.

— Bene. — Portia gli si rannicchiò più vicino, appoggiandogli la testa nell’incavo della spalla. — Mentre aspettiamo, forse potremmo parlare.

Lui si irrigidì. A quanti amanti piaceva parlare dopo aver fatto l’amore? Non era una cosa che attendeva con ansia...

— Di cosa vuoi parlare? — le domandò soppesando cautamente ogni parola.

Lei tenne gli occhi chiusi, ma il sangue le aveva leggermente imporporato le guance.

— Il nostro... il nostro accordo, milord. Ti ho fatto un’offerta e, ora che mi hai reclamata, vorrei sapere cosa implica.

Miles si schiarì la gola. Di quello sì che poteva parlare adesso, anche solo per vedere la reazione della moglie alla sua indecente risposta.

— Bella domanda, mia cara — cominciò. — E ora che ti ho... reclamata, come hai detto tu, mi sembra un buon momento per affrontare l’argomento.

Finalmente lo guardò: — Hai detto che mi avresti fatto conoscere piaceri che non avrei mai immaginato. Che mi avresti spinto oltre i miei limiti. Che cosa significa?

Miles si schiarì la gola. — Portia, quando sei andata alla festa in maschera, hai visto cosa facevano. Godevano in pubblico, sotto gli occhi di tutti.

Lei annuì di scatto.

— Lo fanno perché a qualcuno piace essere guardato mentre lo fa. Altri vanno laggiù perché amano guardare. — Le prese un seno nel palmo, stuzzicandole il capezzolo inturgidito con il pollice, l’aria assente. — Ti è piaciuto guardarli?

Lei esitò e Miles le rivolse un’occhiata inflessibile. — Adesso non mentire, Portia. Non ti giudico.

— Guardarli m-mi ha eccitata. — Al suo tocco lei si inarcò, il respiro affannato, sentendo il corpo reagire alle sue dita e alle immagini evocate da quello di cui stavano parlando. Davvero molto interessante. — E ora che tu e io abbiamo... Ora che capisco meglio, ricordare quella notte mi fa...

Si interruppe e lui ridacchiò. — Bagnare?

Portia si voltò di scatto dalla sua parte. — È normale?

Le sorrise. Più parlava e più innocente sembrava. Quello lo confondeva, lo stupiva e contemporaneamente lo inebriava.

— È proprio quello che vuoi. L’umore che il tuo corpo produce facilita il mio ingresso e lo rende più piacevole per entrambi — la rassicurò. Le insinuò una mano tra le cosce e inserì la punta delle dita dentro di lei.

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